22 ott 2008

Punzo: ecco 3 punti per far ripartire il Sud Formazione, detassione e lotta ai clan

Gianni Punzo
Gianni Punzo

NAPOLI - «La prima cosa che serve alla Campania e al Mezzogiorno? Una lotta senza quartiere alla criminalità organizzata. È questo il miglior investimento». A dirlo, in un intervista al quotidiano «Il Giornale», il presidente del Cis di Nola, Gianni Punzo che sfoggia, nonostante la situazione di difficoltà dell'economia nazionale e meridionale, il proverbiale ottimismo: «Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno», dice.

Il presidente del Cis individua, oltre alla lotta senza quartiere alla malavita organizzata, altri due punti per uscire dalle secche di un'economia che si avvita nella recessione. La prima è la formazione. «Berlusconi, Marcegaglia e Lettieri hanno riconosciuto il valore dell'università Federico II che rappresenta un centro di eccellenza. Noi dobbiamo affrontare la globalizzazione e affiancarla, ne siamo in grado perché abbiamo le intelligenze, la voglia e la forza».

Il terzo punto è economico e si compone di un mix costituito dalla detassazione («è incentivante a creare prodotti», dice il presidente del Cis), dal ruolo delle banche («devono dimostrare di avere i nervi saldi finanziando le imprese»), dall'iniziativa del Governo («mi piace la Finanziaria triennale»). Punzo non si nasconde i problemi e le difficoltà («questo è un nuovo '29»), ma manifesta anche l'ottimismo: «Il problema del Mezzogiorno non è stato risolto, ormai siamo a mezzanotte: un orario nel quale più che indietro possiamo e dobbiamo guardare a un'alba nuova».


22 ottobre 2008



Corriere del Mezzogiorno