30 gen 2013

Agguato a Napoli, morti due giovani - Cronaca - Tgcom24

Agguato a Napoli, morti due giovani - Cronaca -

 Due giovani sono stati uccisi in un agguato avvenuto in serata nelquartiere Ponticelli di NapoliGennaro Castaldi, 20 anni, è morto sul colpo mentre Antonio Minichini, 19 anni, è deceduto nella notte dopo il ricovero all'ospedale Loreto Mare. I due, entrambi con precedenti penali, sono stati uccisi da due killer che, giunti a bordo di una moto, hanno sparato numerosi colpi di pistola calibro nove.
Gennaro Castaldi, che in passato era stato legato al clan Sarno, venne arrestato dai carabinieri nel settembre 2011, assieme ad altre due persone, con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo camorristico. I tre avrebbero chiesto, per conto del clan Sarno, il pizzo ai commercianti di un mercato rionale nel rione Incis del quartiere Ponticelli. Per bloccarli, i militari si erano travestiti da ambulanti allestendo anche uno stand per la vendita di abbigliamento.

E' il secondo agguato in sei giorni - Si tratta del secondo agguato avvenuto a Napoli in 6 giorni. Il 23 gennaio, nel quartiere Barra, alla periferia della città, in un agguato di matrice camorristica, è stato ucciso Ciro Valda, di 34 anni, ritenuto affiliato al clan Cuccaro-Aprea. Valda era già noto alle forze dell'ordine per reati di droga e ricettazione. Nel 2006 aveva tentato di uccidere la moglie. Fu arrestato nel 2011 e poi scarcerato. (Tgcom24)

26 gen 2013

Quelli che avevano capito tutto...su Grillo (Marco Travaglio a Servizio Pubblico 10 maggio 2012) - YouTube

Quelli che avevano capito tutto...su Grillo (Marco Travaglio a Servizio Pubblico 10 maggio 2012) - YouTube

Quartiere a luci rosse a Napoli in stile Amsterdam De Magistris: "Il progetto potrebbe partire presto" "Combatteremo la criminalità". E si cercano anche aree per far appartare le coppiette - Blog

Quartiere a luci rosse a Napoli in stile Amsterdam De Magistris: "Il progetto potrebbe partire presto" "Combatteremo la criminalità". E si cercano anche aree per far appartare le coppiette - Blog

Napoli, 22 agosto 2012 - “Un progetto sperimentale per un quartiere a luci rosse potrebbe partire presto a Napoli”. Lo ha detto il sindaco, Luigi De Magistris, nel corso della trasmissione ‘La Zanzara Estate’ di Radio 24. “Nella nostra città - ha detto De Magistris - registriamo un incremento della prostituzione. Di fronte a questo dobbiamo partire da alcuni dati di fatto, la prostituzione in quanto tale non è vietata dalla legge, è vietato lo sfruttamento”.
“Io non sono dell’idea che il fenomeno non si sconfigga col manganello o con la criminalizzazione delle prostitute o deiclienti - ha aggiunto - Quindi bisogna aprire un dibattito e il tema va affrontato laicamente”. Al conduttore Alessio Maurizi, che ha domandato al sindaco se avesse in mente il “modello Amsterdam”, l’ex magistrato ha risposto: “Più o meno, qualcosa di diverso ma, in qualche modo, anche simile. Deve essere individuata un’area dove si sa che in qualche modo è praticata la prostituzione. Se noi creiamo un’area, riusciamo a ridurre enormemente la presenza della criminalità organizzata, perché quell’area verrebbe monitorata dalle forze dell’ordine. La mia idea è che si potrebbe sperimentare, lo trovo un fatto positivo per una grande città internazionale”.
“In alcune grandi città internazionali - ha proseguito il sindaco - si sono sperimentate le cosiddette ‘zoning’, delle aree in cui la prostituzione non è legalizzata ma tenuta sotto controllo. Qui c'è un controllo socio-sanitario, un controllo delle politiche sociali e un controllo delle forze dell’ordine, in modo da individuare subito gli sfruttatori”.
De Magistris ha poi parlato di un secondo progetto della sua giunta, “perché vedo che nella nostra città c’è un’assenza di luoghi dove i ragazzi possano andare per stare un po’ appartati. Oggi come oggi, non tutti si possono permettere di avere una casa o di andare in un albergo. Non vedo perché una coppia di ragazzi di diciotto anni non possa avere un luogo sicuro, che non è un ghetto ma anzi un luogo molto accogliente, in cui poter stare tranquilla”.
“Quindi - ha concluso il sindaco a Radio 24 - penso sia utile che in una grande città si creino delle aree dove le coppie, soprattutto giovani, possano andare e stare appartati, vedere un film all’aperto e magari poter comprare qualcosa da mangiare. A questo progetto, che è molto avanzato, stiamo lavorando con alcune municipalità e associazioni. Sul tema apriremo un dibattito anche in consiglio comunale”.

Maltrattamenti in famiglia Denunciato marito violento - Cronaca - la Città di Salerno

Ancora gravi episodi di violenza all'interno delle mura domestiche, episodi per i quali altissima rimane l'attenzione dei Carabinieri e della Magistratura. Questa volta a farne le spese una donna 37enne di Montecorvino Rovella, picchiata ripetutamente insieme ai suoi tre figli dal marito particolarmente violento, P.Z. 47enne, quasi sempre in preda ai fumi dell'alcool, che non perdeva occasione per scaricare tutta la sua furia sui componenti della sua famiglia. Un episodio particolarmente grave, che ha poi consentito ai Carabinieri di Montecorvino Rovella, diretti dal maresciallo Angelo Solimene, di avviare le indagini, quello occorso alla donna nello scorso mese di settembre quando il marito, nonostante l'avanzato stato di gravidanza, non ha esitato a colpire la donna con calci e pugni tanto da costringere i medici ad asportarle la milza e procurando un parto prematuro. La struttura sanitaria ha cosi allertato i Carabinieri che hanno avviato gli accertamenti i cui esiti sono stati rassegnati alla Procura della Repubblica che ha richiesto ed ottenuto dal Gip un severo provvedimento cautelare nei confronti dell'uomo al quale è stato applicato il divieto di dimora in tutti i comuni della provincia di Salerno.

Era sotto accusa per camorra Assolto il sindaco Moscatiello - Cronaca - la Città di Salerno

«Assolti perché il fatto non costituisce reato». Con questa formula, dopo un procedimento lungo dodici anni, i giudici della seconda sezione penale hanno rimosso dal capo del sindaco di Baronissi, Giovanni Moscatiello, e del tecnico Carmine Mottola l’accusa infamante di concorso esterno in associazione camorristica.

Per il sindaco di Baronissi il pubblico ministero Antonio Centore aveva chiesto una condanna a cinque anni e otto mesi. I fatti risalgono agli anni dal 1998 al 2001 e riguardano la costruzione degli alloggi popolari nelle frazioni di Orignano, Caprecano e Fusara. Il sindaco era accusato di aver agevolato il clan Forte e i suoi interessi, al pari di Mottola, che rivestiva l'incarico di direttore dei lavori, e dell'architetto Piemonte, che si occupava dei lavori nella frazione Cariti.