26 feb 2009

Ultime da Bagnoli: la colmata resta

I detriti non andranno più a Piombino saranno la piazza del Forum 2013. Saltano "studios" e porto canale
di Ottavio Lucarelli
Addio agli "studios" cinematografici e al porto canale. Resta invece la colmata di materiali di risulta ex Italsider sulla linea di costa che sarà messa in sicurezza, cioè avvolta dal cemento, e spunta nuova edilizia per 225 mila metri cubi. Bagnoli anno zero. Tutto stravolto. Saltano due progetti ambiziosi mentre arriva l´annuncio a sorpresa: la colmata che doveva fare spazio alla spiaggia e al porticciolo non verrà più rimossa ma, piuttosto, sarà trasformata nella grande piazza del Forum delle culture 2013. Il simbolo del degrado diventa simbolo del Forum. La distesa di detriti ex Italsider destinata a Piombino sarà il cuore dell´evento internazionale Unesco su cui punta il centrosinistra per cancellare i disastri dell´emergenza rifiuti. Bagnoli riparte dalla colmata che non sarà più trasferita perché, spiega in commissione Urbanistica il vicesindaco Tino Santangelo, «il governo ci ha fatto sapere che mancano i fondi, che ci sono appena 44 milioni rispetto al 175 previsti per portare i materiali a Piombino».

Una colmata di 220 mila metri quadrati costituita da un milione e 240 mila metri cubi di materiali da riempimento composti prevalentemente da pozzolana mista a scorie di lavorazione siderurgica che il governo Prodi, sulla spinta dell´ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, aveva destinato all´ampliamento del porto di Piombino. Un´intesa che il sindaco Rosa Russo Iervolino aveva firmato il 21 dicembre del 2007 assieme a Pecoraro e ad altri due ex ministri, Pierluigi Bersani e Fabio Mussi.

Salta tutto, compreso il porto canale, per il quale va ora cercata una diversa collocazione. E saltano anche gli "studios" cinematografici a Bagnoli perché, rivela sempre il vicesindaco Santangelo, «l´assessore regionale Claudio Velardi ha spostato i fondi su altri capitoli di spesa». Venti milioni promessi dall´ex assessore Marco Di Lello che aveva anche firmato un Protocollo di intesa.

Ma l´assessore Velardi replica: «Durante la precedente gestione la Regione aveva individuato i venti milioni, ma dopo il Protocollo con Bagnolifutura doveva seguire il concreto impegno delle risorse. Valutato il progetto Studios non si è ritenuto opportuno dargli corso con i fondi messi a disposizione del turismo e dei beni culturali, perché abbiamo preferito dare spazio a progetti di riqualificazione, valorizzazione e fruizione di attrattori culturali e naturali in grado di creare una reale ricaduta turistico-economico sul territorio».

Bagnoli anno zero. Al punto che i consiglieri di An Carlo Lamura e Luciano Schifone chiedono a questo punto di sciogliere la Società di trasformazione urbana Bagnolifutura presieduta dall´ex vicesindaco Rocco Papa. Bordate anche dalle Assise di Bagnoli: «I volumi residenziali previsti aumenteranno di 225 mila metri cubi, pari a 700 nuovi alloggi. Il Forum delle Culture 2013 diventerà così la copertura per erodere il parco e utilizzare la colmata come terrazza per gli eventi in barba alla legge 582 del 1997 che ne impone la rimozione».
(24 febbraio 2009)


la Repubblica.it

25 feb 2009

NAPOLI: SQUADRA CONTESTATA

Forza Napoli!Image by Wurz via Flickr

(AGI/ITALPRESS) - Napoli, 22 feb. - Alle 20.36, quasi quattro ore dopo la fine della partita, il pullman del Napoli ha lasciato il San Paolo. Subito dopo la sconfitta interna contro il Genoa, la squadra azzurra e' stata contestata da circa 200 tifosi. Contestazione civile, ma dura, con cori ostili nei confronti dei giocatori. Una delegazione di tifosi ha chiesto ed ottenuto un colloquio con il direttore generale Pierpaolo Marino. I sostenitori azzurri avrebbero chiesto di mandare la squadra in ritiro in vista dell'anticipo di sabato sera contro la Juventus a Torino. Il dg, dopo aver parlato con Montervino e Cannavaro, ha comunicato ai tifosi la notizia del ritiro. Negli spogliatoi anche una riunione tecnica alla quale hanno partecipato il presidente De Laurentiis e lo stesso Marino, oltre che ovviamente Reja e tutti i giocatori. Soltanto alle 20.36 la squadra ha lasciato il San Paolo. Molto prima lo aveva fatto anche il pullman del Genoa tra gli applausi dei tifosi napoletani.

AGI News On - NAPOLI: SQUADRA CONTESTATA
Reblog this post [with Zemanta]

24 feb 2009

Bagnoli, retromarcia della Regione Bassolino: «Gli Studios si faranno» 

NAPOLI (24 febbraio) - «Il problema può essere risolto e mi sono già attivato in queste ore». Così il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, a proposito del finanziamento per la realizzazione dei Bagnoli Studios.
«Nei mesi scorsi - ha proseguito Bassolino - c'era stato uno spostamento di risorse verso attrattori per il turismo, più coerenti con le finalità dello sviluppo di questo comparto così importante. Uno spostamento dettato anche dalle urgenze della crisi che aveva investito il settore. Lerisorse erano state indirizzate infatti verso il turismo congressuale alla Mostra d'Oltremare, verso un museo della musica a Napoli e altre attività di questo tipo».

«Ma gli Studios erano e sono un fatto importante per Bagnoli, per la città di Napoli e per la Campania nel suo insieme - ha aggiunto - Per questo stamattina ho parlato con Velardi, con Cozzolino e con il vicesindaco Santangelo. I 20 milioni di euro necessari li riprogrammiamo subito, con la piena intesa di presidenza, assessorato alle Attività Produttive e assessorato al Turismo».

«Assieme faremo in modo che i cantieri che sono pronti aprano al più presto», ha concluso Bassolino in un'intervista al circuito Lunaset.

Il Mattino

20 feb 2009

Lettera di invito a presentare le dimissioni da inviare a silvio

I found this fascinating quote today:



le scrivo per invitarla a rassegnare in via immediata le Dimissioni da Presidente del Consiglio dei Ministri, e portare quindi il Paese a nuove elezioni. Ieri, l'ennesima goccia. L'avvocato Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per Corruzione in Atti Giudiziari. Corruzione. E' stato Corrotto. Con 600 mila dollari. Entro 90 giorni capiremo meglio la sua posizione, caro Presidente. Per ora sappiamo che la sua Fininvest/Mediaset, ha sborsato questo denaro all'avvocato inglese perché "affermasse il falso o tacesse" nei processi "All Iberian" e "Guardia di Finanza", che la vedevano imputato per corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito. Perché quindi lei ne traesse vantaggio, ne uscisse pulito nel modo più meschino possibile: importa relativamente poco se la mazzetta intascata da Mills sia emersa dal suo portafoglio, o dal Previti di turno. Inoltre, e ciò aggrava il quadro generale, lei ha deriso ed umiliato la Costituzione Italiana mediante il Lodo Alfano, estrapolandosi dal sistema legislativo nazionale e fuggendo dall'esito di questo ed altri processi, passati e futuri. Fuggendo da una quasi certa Condanna di Colpevolezza. Condotta che lei persegue da tempo, con altri "bunker" dichiarati incostituzionali, con l'infinita serie di depenalizzazioni ad hoc, di riduzioni dei termini per la prescrizione, di mutazioni dell'ordinamento ad immagine e somiglianza delle sue esigenze giudiziarie. Nemmeno il giudizio della Consulta sull'ovvia incostituzionalità del Lodo la spaventa: qualora i muri del Bunker Alfano crollassero, solo un processo nuovo di zecca, lungo, macchinoso e che finirà in prescrizione matematica, potrà giudicarla per il reato di Corruzione/Mills.Feb 2009



You should read the whole article.

Reblog this post [with Zemanta]

18 feb 2009

Napoli affari

I found this fascinating quote today:



MILANO - L’avvocato inglese David Mills è stato condannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari dai giudici del Tribunale di Milano.Napoli affari, Feb 2009



You should read the whole article.

8 feb 2009

Un TAGlio e via « TerradiConfine

I fatti sono due. Quello reale e quello virtuale; quello serio e importante, e quello futile e mediatico.

Partiamo con quello reale, serio, importante. Retata anticamorra a Torre del Greco; gli studenti del liceo classico situato di fronte alla caserma dei carabinieri protagonisti dell’episodio interrompono le lezioni, si affacciano alla finestra, e dedicano a quei carabinieri un applauso lungo dieci minuti, mentre sotto i loro occhi sfilano i quindici arrestati. LaRepubblica dedica, sul suo sito internet, un ampio spazio all’episodio, allegando all’articolo un bel reportage fotografico. È un segnale di speranza, si legge, che i giovani abitanti della “terra di Gomorra” mostrino così, a viso aperto ed in modo spontaneo, la loro riluttanza e la loro avversione al sistema-camorra che attanaglia il nostro territorio. E lo si legge tra le righe, nell’articolo de LaRepubblica; lo si legge nei commenti dei lettori; lo si legge su Facebook.

E veniamo al fatto virtuale, futile e mediatico.

Breve premessa per i neofiti: su Facebook, nuova frontiera della comunicazione, proliferano i gruppi di utenti che s’incontrano, virtualmente, s’intende, attorno ad una comune passione, ad un interesse, al piatto preferito, al credo religioso, alla star di Hollywood; di Facebook, tra l’altro, fanno sempre più largo uso autorevoli personalità del mondo politico per raccogliere consensi, sentirsi vicini alla gente, far circolare notizie, trovare nuovi e più ampi spazi di propaganda; non mancano, su Facebook, iniziative promosse da utenti singoli o dai suddetti gruppi, per raccogliere adesioni -sempre virtuali, eh!- attorno a progetti, campagne di informazione, cose così. Uno strumento utile, se usato bene. Se usato, appunto, come mezzo e non come fine.

Premesso ciò, il fatto. Circola su Facebook la notizia della “pubblicazione” di un “gruppo” di solidarietà agli studenti di Torre del Greco. L’iniziativa è “taggarsi” accanto a loro, nella foto pubblicata da LaRepubblica, “per risultare anche tu al fianco degli studenti anticamorra di Torre del Greco!” Per la cronaca, “taggarsi” vuol dire inserire il proprio nome tra quelli dei protagonisti della foto in questione. Un gesto simbolico, certo. Un modo per far girare la notizia, certo.

L’iniziativa, dal titolo eloquente “Dai un TAGlio alla Camorra”, è promossa e pubblicizzata dal Presidente del Consiglio Comunale di Napoli Leonardo Impegno. Eccolo qua, l’uso di Facebook secondo le menti illuminate della politica nostrana. Per vincere la Camorra, un gruppo su un sito internet, e passa la paura. Da parte di un’istituzione che, forse, dovrebbe spenderle nella vita reale, le sue energie. Non risulta che i boss della “terra di Gomorra” abbiano fatto uso del web, per reclutare proseliti o sporcarsi le mani di sangue. Però è sulla rete che bisogna combatterli.

Si potrà obiettare che un’iniziativa del genere è un modo per “sensibilizzare” una platea vasta come quella che fa uso di internet. A me pare piuttosto che la mania di divulgare notizie ed informazioni, in modo talvolta marcatamente populista, non faccia altro che rendere inflazionati quei problemi che avrebbero bisogno di una risoluzione reale e concreta. Lo strumento mediatico è importante, purché sia veicolo di iniziative materiali. Se il signor Impegno volesse promuovere una manifestazione fisica contro la Camorra, troverebbe negli studenti campani, ed in larga parte della popolazione, un appoggio più che valido. Forse, però, un centinaio di iscritti al gruppo su Facebook basteranno a sancire l’ottimo risultato dell’iniziativa presidenziale. Impegno più che sufficiente.

giulia


TerradiConfine

4 feb 2009

Sbarramento al 4% è legge.


Martedì sera la Camera ha approvato con 517 voti favorevoli, tre astenuti e 22 contrari la riforma della legge elettorale per le europee. Hanno votato a favore tutti i partiti tranne Mpa e radicali. Ora il provvedimento passa al Senato. Subito dopo il voto, Veltroni a Montecitorio ha incontrato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, e il coordinatore di Forza Italia, Denis Verdini. Dopo aver stretto loro la mano, Veltroni ha detto: «Almeno siamo riusciti a fare una cosa insieme in questa legislatura».
PROTESTE - In precedenza proteste, polemiche e lancio di volantini avevano agitato l'Aula quando Montecitorio aveva approvato l'emendamento che conteneva lo sbarramento del 4% con 487 sì, 29 no e sei astenuti. La seduta della Camera, iniziata nel primo pomeriggio, era stata sospesa poco dopo (e poi ripresa) per la protesta di un gruppo di ex parlamentari che, dalla tribuna loro riservata, hanno lanciato volantini ... gridando «democrazia, democrazia» e «libertà, libertà», contro l’intesa Pd-Pdl sulla riforma elettorale per le europee. Ancora prima della seduta, infatti, il gruppo del Partito democratico di Montecitorio ha votato a favore dell'accordo con la maggioranza proprio sulla soglia di sbarramento al 4% che espone i "piccoli" al pericolo di scomparire anche dall'Europarlamento. Gli ex parlamentari (tra loro Bobo Craxi, Paolo Cento, Mauro Del Bue, Riccardo Nencini, Loredana De Petris e Grazia Francescato) sono arrivati nella tribuna loro riservata all'inizio della seduta, e hanno iniziato a protestare, lanciando volantini che sono piovuti copiosamente letteralmente sulla testa del presidente Gianfranco Fini che ha subito ordinato la loro espulsione. I volantini raffigurano Berlusconi nei panni di Totò con una mazzetta di soldi in mano e la scritta: «Legge Truffa '09. regia di Veltrusconi». A quel punto il presidente della Camera ha sospeso i lavori dell'Assemblea. In mattinata i "piccoli" avevano manifestato anche al Quirinale contro la proposta di modifica della legge elettorale per le europee.
«LA FRAMMENTAZIONE È UN DISVALORE» - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto a chi invocava il suo intervento per fermare l’introduzione dello sbarramento al 4% limitandosi a «osservare», in una lettera trasmessa ai componenti del Comitato per la democrazia, «che l’introduzione di una soglia di sbarramento è presente nella legge elettorale nazionale fin dal 1993 e in leggi elettorali europee di molti Paesi e che un'eccessiva frammentazione della rappresentanza politica può in linea generale costituire un disvalore al pari di una sua eccessiva compressione, che possa sacrificare significative, essenziali espressioni del pluralismo politico».
SÌ DEL PD SENZA D'ALEMA - Ai "piccoli" non piace il sì del Pd all'accordo con la maggioranza. Un via libera non unanime, in realtà quello dell'assemblea del Pd: al voto non ha partecipato Massimo D’Alema, che ha lasciato l'assemblea del gruppo a più di un’ora dalla fine. «Non sono intervenuto e vado via perché ho un impegno», ha detto l'ex ministro interpellato dai cronisti. Hanno votato "no" Arturo Parisi e altri tre deputati «ulivisti» della sua area (Mario Barbi, Antonello La Forgia e Fausto Recchi). E si sono astenuti Gianni Cuperlo e Barbara Pollastrini.
L'«AMAREZZA» DI VELTRONI - Pur soddisfatto per l'esito della votazione, il leader dei democratici non ha nascosto un certo rammarico per le perplessità espresse circa la modifica della legge elettorale da alcuni esponenti del Pd. «Ho provato una certa amarezza nel leggere in questi giorni posizioni e dichiarazioni inaspettate»: così il segretario del Partito democratico ha iniziato il suo intervento - come riferisce chi era presente alla riunione - a chiusura della lunga assemblea del gruppo democratico alla Camera. Il leader dei democratici si riferisce alle interviste di questi giorni di vari esponenti del Pd, come Enrico Letta, Pierluigi Bersani e anche Massimo D'Alema, che hanno espresso le loro perplessità sull'accordo. Poi, una stilettata diretta, ma senza farne il nome, proprio a D'Alema: «Mi chiedo come si fa a sostenere l'articolo 49 della Costituzione e poi sostenere il modello elettorale tedesco, che prevede una soglia di sbarramento del 5 per cento. Delle due l'una», ha osservato Veltroni, spiegando comunque che l'introduzione di una soglia di sbarramento nella legge elettorale europea «sarà utile al Paese, all'evoluzione del suo sistema politico, e anche alla Sinistra radicale».
REPLICA A GIORDANO - Il leader del Pd ha provato anche a sgombrare il campo dalle polemiche sollevate nei giorni scorsi dall'ex segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano. «Ho letto le ultime dichiarazioni di Giordano che accusa il Pd di aver siglato un accordo su una legge "salva Walter". Ma si dà il caso che proprio Giordano fosse venuto nella mia stanza al Pd, insieme ad altri, a chiedermi di lavorare per l'introduzione della soglia di sbarramento al 4 per cento, dicendomi che loro non potevano dirlo pubblicamente. Poi, ora che c'è stata la scissione in Rifondazione dicono il contrario».
Reblog this post [with Zemanta]

Pd, Economist: "Scuola di scandali"

Reportage su questione morale

"Scuola di scandali": con questo titolo, in italiano, l'Economist in edicola domani si occupa della sinistra italiana, scossa dalla questione morale. Per il settimanale britannico i fatti di Napoli impartiscono "una triste lezione, che gli scandali non sono un'esclusiva della destra". "Dalla fine di novembre, politici di centrosinistra sono finiti sotto indagine, o persino arrestati, in sette altre città e regioni", aggiunge il giornale.

Per l'Economist, ''il solo beneficiario degli scandali è Berlusconi, che si è trovato nella nuova posizione di poter parlare in maniera credibile e censoria di una "questione morale" che i suoi avversari devono affrontare. Il loro imbarazzo gli dà più che un vantaggio a breve termine. Berlusconi ha segnalato che la sua principale iniziativa nel 2009 sarà una riforma della giustizia, che secondo i critici ostacolerà i magistrati che lo hanno perseguito per oltre 15 anni. Per far passare questi cambiamenti controversi, Berlusconi deve appropriarsi del ruolo di titolare della moralità. Grazie alla sinistra, forse per la prima volta nella sua lunga e tempestosa carriera politica, ha ora la possibilità di farlo''.


Cittadini giornalisti