25 gen 2009

Campania/Giunta: Bassolino Scrive a Berlusconi Per Crisi Auto

Antonio BassolinoImage via Wikipedia(ASCA) - Napoli, 24 gen - Il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ''sulla situazione del settore auto in Campania per affrontare nel modo migliore la grave crisi che sta investendo gli stabilimenti Fiat della Campania e le drammatiche difficolta' che vivono i lavoratori''. Bassolino spiega che ''la FMA di Pratola Serra (AV), con circa 2000 dipendenti, e' stata gia' interessata da oltre 16 settimane di CIG nel 2008. Con la conclusione della commessa GM per la produzione di motori per Opel verra' meno un terzo della produzione complessiva (oltre 100.000 motori). Ad oggi si prevedono non piu' di 3 o 4 mesi di lavoro e di produzione per l'intero 2009. La Fiat di Pomigliano d'Arco, che pure ha visto circa 5000 dipendenti impegnati in un importante piano di riqualificazione, ha vissuto gravi difficolta' che si sono ulteriormente aggravate nell'ultima fase per il venir meno della produzione dei modelli Bravo e per le declinanti prospettive di mercato della 147. Ad oggi, per tutto il 2009, e' previsto un utilizzo degli stabilimenti per non oltre 2-3 mesi. L'unico stabilimento dove non vi e' ricorso alla CIG e' l'IRISBUS (ex IVECO) di Grottaminarda (AV), con circa 900 dipendenti, grazie a commesse pubbliche per la produzione di autobus''
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19 gen 2009

Dopo il rimpasto primo Consiglio nel caos Iervolino: rivedere contratto con Romeo

NAPOLI (19 gennaio) - Sospesa per dieci minuti la seduta del Consiglio comunale di Napoli, dove il sindaco Rosa Russo Iervolino ha presentato la sua nuova giunta. Raggiunto il numero legale: 34 presenze su 61. Nella sua relazione, il sindaco ha parlato dei rapporti del Comune con la Romeo e della bufera giudiziaria che ha coivolto la sua giunta.

Sospesa la seduta. Il presidenente del Consiglio comunale Impegno ha deciso di interrompere per 10 minuti il Consiglio quando, al termine della relazione del sindaco (leggi il testo) Rosa Russo Iervolino, il consigliere del Pd Salvatore Guerriero si è alzato in piedi invitando il presidente del Consiglio comunale a far togliere lo striscione esposto dall'inizio della seduta dai consiglieri del centrodestra in cui è scritto «Liberiamo Napoli». «Questo non è lo stadio» ha detto il presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno.

Raggiunto il numero legale. Alla prima verifica del numero legale, chiesta da Vincenzo Moretto per An, il Consiglio comunale ha fatto registrare 34 presenze su 61 consiglieri. Oltre a tutti gli esponenti del centro destra hanno abbandonato l'aula Gaetano Sannino dei Comunisti Italiani, Francesco Moxedano del Pd ed i due consiglieri di Italia dei Valori.

Le tensioni del Pd scaricate sulla mia amministrazione.
«A Napoli si è aperta una discussione sul futuro dell'amministrazione comunale, in buona parte sincera e in buona strumentale, perchè si sono scaricate su di essa tensioni che riguardano in realtà altri organi istituzionali, tensioni fra i partiti della maggioranza e tensioni interne al mio stesso partito». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino leggendo la sua relazione di apertura del Consiglio comunale. «Il sindaco -ha aggiunto la Iervolino- ha cercato, per quanto ha potuto e saputo, di conciliare al meglio il rispetto di questo dibattito con l'autonomia che la legge gli impone e con la necessità di non far mancare il governo alla città in un momento certamente non facile, non solo per Napoli ma per tutto il Paese».

Sono rimasta per la Napoli onesta.
«La Napoli onesta e di sentimenti nobili esiste davvero: consolidiamola e facciamola emergere. Recuperiamo il senso alto e vero della politica, quello che spesso correntemente si autofedinisce politica è tutt'altra cosa ben più noiosa e misera. Non c'è alcuna enfasi nelle mie parole; ci credo davvero. È questo il motivo che mi ha indotto a rimanere superando critiche anche motivate e cattiverie ingiuste, ma facendo quello che credo essere semplicemente il mio dovere: adempiere al mandato popolare cercando di fare ogni giorno meglio e di più».

Il sindaco parla della bufera giudiziaria. Il sindaco torna a parlare della bufera giudiziaria che ha coinvolto il Comune e ribadisce che quanto successo «ha riguardato esclusivamente le persone, non ha coinvolto l'Organo». Ricorda la sua esperienza al Governo, con l'allora presidente del Consiglio, «uno dei migliori», Giuliano Amato. Ricorda Tangentopoli e ministri inquisiti. «Quei ministri sono stati immediatamente sostituiti ed il Governo ha continuato il suo lavoro - ha detto il sindaco - era così allora ed è così adesso perchè, se ci sono stati tentativi personali, certamente gravi di creare condizioni di favore nei riguardi di un concorrente alla futura gara, resta il fatto innegabile che nessuna gara è stata intrapresa dall'Amministrazione». Il primo cittadino aggiunge anche che «in una situazione più calma il problema si sarebbe potuto risolvere rapidamente sostituendo immediatamente gli assessori e non coinvolgendo la città in una vicenda mediatica che anche all'estero, un pò per spettacolarizzazione, un pò per evitarsi la fatica di cercare informazioni precise, un pò perchè tutto ciò che riguarda Napoli viene per pregiudizio enfatizzato, non ha certo giovato alla città».

Il rapporto Comune-Romeo.
«Non possiamo dimenticare che siamo in regime contrattuale e che occorre non fare passi falsi per non esporsi ad azioni di risarcimento danni». Così il sindaco in merito ai rapporti del Comune con la società Romeo. «La Giunta -ha spiegato il primo cittadino- ha deciso di compiere una puntuale e accurata rivisitazione del contratto in essere per la manutenzione degli immobili comunali, al fine di verificare ogni eventuale ipotesi migliorativa giuridicamente possibile. Occorre poi realizzare un salto di qualità nei controlli che non dovranno essere più soltanto sporadici e cartacei, ma continui, ispettivi e puntuali».

Quanto alla contrattazione in corso per la riscossione delle contravvenzioni, la Iervolino ha aggiunto che «occorre ricordare che la Romeo è vincitrice della gara, ma al fine di dare un chiaro segnale di discontinuità verranno esaminate tutte le ipotesi possibili: dall'interruzione delle trattative alla ulteriore revisione della bozza di accordo già frutto di lunghi e forti contrasti per tutelare al massimo gli interessi del Comune».

Parleremo con i giornalisti quando avremo qualcosa da dire. «Senza voler soffocare il dibattito sulle idee e sui programmi, la discussione e l'approfondimento politico e culturale, la Giunta parlerà soprattutto quando ha qualcosa di già compiuto da annunciare, aiutando la stampa a trascurare l'inutile gossip politico per dare più spazio alle idee, ai problemi reali e alle realizzazione concrete». Il sindaco ha spiegato che «l'apertura dei 10 Urp (uffici relazione con il pubblico) già pronti» faciliterà il lavoro di comunicazione con i cittadini. Il primo cittadino ha definito ciò come «una panchina rimessa in sesto in un giorno, diventata un pò il simbolo del nuovo rapporto con la stampa».

Bagarre in aula.
Già pochi minuti dopo l'inizio, il primo Consiglio comunale del dopo-rimpasto è subito entrato nel vivo: grida e slogan da entrambe le coalizioni hanno animato la seduta. I consiglieri dell'opposizione di Forza Italia e Alleanza Nazionale hanno urlato in aula «Dimissioni!», esponendo cartelli con slogan: «Liberiamo Napoli, siete alla frutta». Altri cori dai banchi della maggioranza che chiamano «buffoni» i colleghi dell'opposizione.

Proteste anche da parte di un consigliere dei Comunisti italiani, Gaetano Sannino che ha esposto la bandiera palestinese interrompendo anche lui il Consiglio. Hanno protestato anche alcuni esponenti dell'Associazione dei consumatori che assistono al Consiglio come pubblico.

Proteste fuori al Maschio Angioino.
Associazioni, esponenti del Pdl e cittadini hanno inscenato delle proteste davanti al Maschio Angioino dove si svolgerà il consiglio comunale, nel corso del quale il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino presenterà la nuova giunta. Presso il gazebo del Pdl si raccolgono anche firme in favore delle dimissioni della Iervolino. La mobilitazione è partita ieri con una serie di iniziative per chiedere le dimissioni del sindaco.

La colletta. Una colletta per assicurare la liquidazione al sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino: è una delle tante iniziative che oggi cittadini ed esponenti politici stanno mettendo in atto davanti al Maschio Angioino al fine di chiedere le dimissioni del primo cittadino di Napoli. L'idea della colletta è dell'associazione Noiconsumatori.

Il Mattino

16 gen 2009

Maltempo: frana scogliera a Capri

(ANSA) - CAPRI (NAPOLI), 14 GEN - Duecento metri cubi di terra e pietrisco sono franati sulla scogliera a poche centinaia di metri dai Bagni di Tiberio a Capri. Sono state le piogge degli ultimi giorni a provocare lo smottamento di una vasta area a Punta Vivara in localita' Palazzo a Mare. Tecnici del comune hanno ispezionato il promontorio dove si trovano diverse abitazioni, hanno interdetto la navigazione nello specchio d'acqua sottostante per circa 250 metri dalla costa in attesa di verifiche piu' approfondite.

Notizie

12 gen 2009

Il Blog di Pino Vitale: EDUCATORI. A Scampia apre la scuola Mammut

Un percorso per insegnanti e operatori sociali. Incontri da gennaio a dicembre. Iscrizioni entro il 10 gennaio.
L’impegno del Centro Territoriale a Scampia – Mammut di approfondimento e sperimentazione sui temi della pedagogia, della didattica e dell’educazione, prosegue la sua azione di “ricerca” e condivisione con l’attivazione della “Scuola per formatori Mammut”: un percorso di formazione rivolto a quanti-e, tra maestri, insegnanti, educatori ed operatori sociali, abbiano attività educative e didattiche in corso o in via di attuazione e l'interesse ad intraprendere un percorso formativo fondato sulla con-ricerca, sul confronto e sulla sperimentazione. Il progetto Centro Territoriale a Scampia – Mammut, nasce con l'obbiettivo di attivare processi volti a implementare e potenziare le forze positive già attive nei contesti in cui opera, tramite percorsi pedagogici ed emancipativi e grazie a un rapporto di cooperazione e partecipazione col territorio.
La sua attività, svolta in rete con l'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania, con la Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia e con altre agenzie educative in ambito cittadino e nazionale, mira ad essere una presenza leggera e incisiva, che non si sovrapponga alle pratiche già esistenti e lontana dal consueto e deleterio “sostituirsi” alla società civile nell’assunzione di responsabilità politiche, pedagogiche e sociali. A partire da questi presupposti, confrontandosi con l'atrofia dell'usuale modo di fare educazione e riconoscendo la necessità di ricercare una nuova identità ideale e culturale a cui ispirare l’azione educativa, il Centro territoriale Mammut si è proposto di partire dalla formazione con una scuola per operatori, pensando che di formazione c'è senz'altro bisogno – visto che la scuola e l’università raramente attendono a questo ruolo – ma di una formazione “critica” e “necessaria” che non si vada a sommare alla miriade di percorsi formativi proposti o imposti, che parta da talenti individuali, passioni e vocazioni e fondata, più che sulla presenza di formatori d’eccezione, sulla condivisione e il confronto di esperienze e metodi diversi.
Uno degli obiettivi che la “Scuola per formatori” si pone è la spinta a ricomporre la frattura che sempre più spesso si avverte nel lavoro sociale e pedagogico fra teoria e pratica, e il desiderio di produrre e far circolare “cultura dell’educazione” mentre azioni didattiche ed educative vengono messe in campo. La “Scuola per formatori” partirà a gennaio 2009. Per iscriversi è necessario compilare il “bando di partecipazione”, con scadenza il 10 gennaio, scaricabile dal sito http://www.mammutnapoli.org/
Il programma formativo prevede una formazione base, costituita da alcuni stage intensivi e residenziali in diverse località italiane sui temi della didattica, e una serie di sottopercorsi tematici (seminari, incontri, gruppi di ricerca) su temi pedagogici di diversa natura: letteratura per ragazzi, relazione di cura, prima infanzia, “bambini e città”, dipendenze, organizzazione del lavoro sociale… L’insieme dei due percorsi costituirà la “Scuola per formatori” i cui obbiettivi restano quelli di condividere esperienze, sollecitare riflessioni, far circolare idee e critiche, creare un’area di discussione per dare maggiore efficacia a quanto già, in diverse regioni e in diversi ambiti si sta facendo.
Il programma della formazione base è curato da un comitato scientifico che provvederà a un progressivo aggiornamento seguendo esigenze e potenzialità del gruppo di apprendimento/insegnamento, al fine di favorire il contatto con contesti e strumenti, e di sperimentare metodi di riferimenti vecchi e nuovi della pedagogia e della didattica. La formazione prevede 5 incontri programmati tra gennaio e dicembre 2009, con una cadenza trimestrale e la durata di circa 3 giorni ciascuno. La full immersion residenziale gioverà a far fronte al poco tempo a disposizione, insieme alla necessità di confrontare e sperimentare temi, spunti, consegne di azioni e letture nate durante l’incontro comune, nel contesto educativo di ciascun operatore. Un foglio condiviso (Il Barrito del Mammut) che circolerà, sia in versione cartacea che telematica, nelle città di provenienza dei vari partecipanti e in quelle incontrate durante la nostra attività, sarà un importante mezzo di condivisione e di riflessione teorica per ragionare su quanto appreso dall’esperienza, confrontandolo con le teorie (attuali e passate) e le esperienze di chi si è posto e si pone domande simili alle nostre.
Il Blog di Pino Vitale: EDUCATORI. A Scampia apre la scuola Mammut

10 gen 2009

Napoli : CONSIGLIO COMUNALE, LA MAGGIORANZA PERDE I PEZZI

Rosa Russo Iervolino with Antonio BassolinoImage via WikipediaPrima di giudicare l’operato della giunta da poco rinnovata, bisognerà attendere i primi provvedimenti dei nuovi assessori. Nel frattempo però, dal punto di vista politico la squadra di governo messa a punto dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino si trova nel bel mezzo di un polverone mediatico scatenato soprattutto dalle polemiche sulla registrazione segreta del colloquio con i segretari provinciale e regionale del pd, Nicolais e Iannuzzi. Nastro poi distrutto ieri davanti a uno sparuto gruppo di giornalisti, selezionati non si sa con quale criterio. A difendere le scelte del sindaco oramai, sono rimasti solo Iervolino stessa e il presidente della Regione, Antonio Bassolino. Soli contro avversari, ex alleati e soprattutto contro il loro partito d’appartenenza, il partito democratico che chiedeva discontinuità, ovvero l’azzeramento dell’intera giunta. Tra continue richieste di dimissioni e di elezioni anticipate, il clima non è certo dei migliori per una città con i problemi di Napoli. Una serie infinita di polemiche che ha spinto Rosa Russo Iervolino a spiegare direttamente ai napoletani i motivi che l’hanno spinta ad andare avanti. Uscirà domani infatti, la lettera aperta alla cittadinanza che il sindaco ha inviato ai principali quotidiani. Nella lettera, si dice convinta di riuscire a portare a termine il suo mandato e che quindi solo il consiglio comunale la potrà giudicare. Alcuni partiti ex alleati però, dopo essere stati estromessi dalla giunta, hanno già annunciato di non voler votare la fiducia al sindaco. Ieri l’annuncio da parte del segretario nazionale dei comunisti italiani Di liberto. Messaggio ripetuto questa mattina dal senatore di Italia dei Valori, Nello Formisano e dal responsabile cittadino del partito, Vincenzo Ruggiero

CONSIGLIO COMUNALE, LA MAGGIORANZA PERDE I PEZZI
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Napoli, la maggioranza traballa: in dubbio l'appoggio di 11 consiglieri

Rosa Russo Iervolino with Antonio BassolinoImage via WikipediaNAPOLI (8 gennaio) - Sono giorni difficili questi per Rosa Russo Iervolino. A preoccupare il sindaco, che ieri ha ricordato di aver cacciato i disonesti e che il suo lavoro proseguirà fino al 2011, sono soprattutto le dichiarazioni dei segretari nazionali dei tre partiti della sinistra che siedono nel consiglio comunale: Paolo Ferrero (Prc), Claudio Fava (Sd) e Oliviero Diliberto (Comunisti Italiani) chiedono elezioni anticipate, unica soluzione ai mille problemi che investono il Comune. Un deciso «no» alle scelte della Iervolino. Una richiesta che cade come un macigno sulle spalle dei consiglieri comunali dei tre partiti: seguire il sindaco di Napoli oppure la linea dei rispettivi partiti?

I consiglieri incerti dopo il rimpasto sono 11: Leonardo Impegno, Emilio di Marzio, Francesco Moxedano, Giovanni Palladino e Roberto De Masi (Pd), Gaetano Sannino, e Antonio Fellico (Pdci), Raffaele Scala e Carlo Migliaccio (Idv), Alessandro Fucito (Prc) e Ciro Fiola (Sdi).

Il sindaco Iervolino contro la stampa. Intanto il sindaco Rosa Russo Iervolino, dopo che ieri - primo giorno di lavoro della nuova giunta comunale - le porte di Palazzo San Giacomo sono rimaste chiuse per i giornalisti, torna all'attacco: «Quando succederà qualche altra cosa, spero buona, l'attenzione si ridurrà - dice la Iervolino - nelle monarchie normalmente si sposa un principe, in una repubblica è più difficile. Speriamo, non so, che Sofia Loren venga a Napoli e che succeda qualche altra cosa. Con il rispetto per i giornalisti, quindi, mi auguro che abbiano altro materiale per riempire le pagine». Iervolino sottolinea anche che è ormai abituata alle interpretazioni che la stampa offre di alcune sue affermazioni: «Vedo che si diverte sulle mie parole». E cita un termine utilizzato da lei per definire i suoi assessori: «Sbatacchiati, significa presi all'improvviso e messi in un posto nuovo». «Sono giovani in gamba e con tanta voglia lavorare», ha concluso il sindaco.

Il Messaggero

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4 gen 2009

AVELLINO. “LA MOSTRA IMPOSSIBILE DI LEONARDO DA VINCI: IN ESCLSIVA ALLA “CASINA DEL PRINCIPE” FINO AL 20.1.2009

The Last Supper by Leonardo da Vinci.Image via Wikipedia28.12.2008- Ad Avellino in esclusiva nazionale la “Mostra Impossibile” di Leonardo da Vinci. Dopo il successo di Caravaggio, un’altra mostra virtuale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Avellino guidato da Salvatore Biazzo, in collaborazione con la Rai ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Tutte le opere del Genio del Rinascimento si potranno ammirare presso la splendida Casina del Principe di Corso Umberto I fino al 20 gennaio 2009, mentre nella restaurata Chiesa del Carmine di Largo Triggio si potrà visitare Il Cenacolo, eccezionale opera di 35 metri e 26mila pixel.

L’evento, che rientra nella rassegna “Arte&Arte”, non è l’unica novità dell’inverno avellinese. Sempre alla Casina del Principe sarà infatti possibile ammirare, oltre alla “Mostra Impossibile” di Leonardo da Vinci, una retrospettiva di Attardi, Bellini, De Chirico, De Fabrizio, Fontana, Grassi, Maccari, Pascale, Uva, Vespignani e Volpe, una esposizione dedicata agli artisti irpini con Cola, Di Nenna, Iaccheo, Lucadamo, Marano, Matarazzo, Mingarelli, Scelza, Serio e Vassallo, oltre ad una mostra di oltre ottanta presepi promossa in collaborazione con l’Associazione “Amici del Presepe Irpino”.

L’ingresso alle mostre – del costo di 3 euro – è gratuito per i bambini fino a 10 anni e per gli anziani dai 70 anni in poi, mentre per gli under 20 e per le persone di età compresa tra i 65 e i 70 anni il costo del tagliando d’ingresso è di 2 euro (biglietti acquistabili presso la Casina del principe, la Chiesa del Carmine e presso il teatro “Carlo Gesualdo”).

La “Mostra Impossibile” resta aperta, sia alla Casina del Principe che alla Chiesa del Carmine, dalle ore 17 alle ore 21.30, con visite guidate a disposizione per tutti i visitatori. Le scolaresche possono inoltre rivolgersi all’Assessorato alla Cultura per visite organizzate.

Per informazioni: tel. 0825 756403



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2 gen 2009

Così Mautone gonfiava gli appalti

Prezzi «esagerati», anche del 300 per cento. Aumenti solo in parte giustificati dalla durata del «global service» napoletano per la manutenzione stradale. Nel suo interrogatorio del 20 dicembre di fronte a gip e pm napoletani il geometra Nicolò Muratto conferma i dubbi degli inquirenti. E racconta quella consulenza sulle tariffe assegnatagli dall’ex provveditore Mario Mautone. Perizia svolta su carte che Mautone, all’epoca già trasferito a Roma, aveva avuto dagli ex assessori Nugnes e Laudadio.
L’incontro con gli assessori
«Mautone mi pregò di attendere per un incontro con gli assessori Nugnes e Laudadio e l’ingegner Salzano del Comune. L’incontro avvenne in una sala al primo piano del Provveditorato. Furono consegnati a Mautone alcuni elaborati per un parere sui prezzi (...) e Mautone le dette a me dopo la riunione, che durò una mezz’oretta (...) ».
La perizia sui prezzi
«(Mautone) Mi ha dato due documenti, un elenco prezzi e una relazione dell’Arpa. (...) Quando ho visto questo cose ho trovato che una buona parte dei prezzi erano di mercato, cioè desunti dal prezzario regionale 2007, invece c’erano 17 prezzi che erano esagerati. Non solo l’ho detto a Mautone, ma l’ho scritto: ho fatto una relazione in cui ho segnato tutti questi prezzi di quanto erano maggiorati, chi del 300, chi del 120. Il prezzario per 17 prezzi era esagerato. (...) Mautone mi disse “teniamo però conto che questo è un lavoro che si farà in 9 anni”, e allora mi disse “fate un conto dell’incidenza del fisco per nove anni”. (...) La mia valutazione si ferma che l’appalto è caro, in termini di gara che si dovesse fare domani e dei lavori che durano un anno».
Ci guadagna l’impresa
Il gip domanda a Muratto: a questi prezzi chi ci avrebbe guadagnato? Muratto non ha dubbi: «L’impresa. Il comune, appaltante, spendeva 50 milioni di euro in più».
Gli affari del provveditore
«Nel 2002, quando Mautone è venuto a fare il provveditore a Napoli, mi ha chiamato e mi ha detto: “Vuoi collaborare con me, per le cose mie private, non di ufficio?”. Di privato Mautone gestiva i suoi collaudi e le sue consulenze. Quindi io non ho mai fatto pratiche d’ufficio. (...) Mautone mi faceva nominare suo coadiutore».
La stanzetta al provveditorato
«Quando Mautone è andato a Roma, ha lasciato un mare di carte dei suoi incarichi privati. Allora queste carte sono state messe in una stanza (...). Io quando dovevo fare qualche cosa per lui andavo lì e prendevo le carte. Avevo le chiavi di questa stanza e degli armadi».
ilGiornale.it del 02-01-2009

1 gen 2009

Nuova Zelanda primo volo all' olio vegetale

In Nuova Zelanda è stato effettuato il primo volo utilizzando come carburante olio vegetale

(Ap)
(Ap)
NUOVA ZELANDA - Utilizzare carburanti non derivati dal petrolio per un aereo è possibile: lo dimostra l'esperimento della compagnia aerea di linea australiana Air New Zealand che ha scelto, per alimentare parzialmente uno dei quattro motori del proprio jet Boeing 747, un combustibile derivato dall'olio di semi del Jatropha curcas. L'olio vegetale viene estratto da questa pianta tropicale con un promettente futuro come biocombustibile grazie alla transesterificazione, un processo chimico di raffinazione.

IL TEST - Il volo «pulito», durato due ore, è andato a buon fine, confortato dalla rassicurante presenza di tre motori tradizionali, per ovvi motivi di sicurezza. Secondo gli esperti però l'olio vegetale ha tutti i numeri per non essere da meno dei metodi classici e dovrebbe garantire addirittura prestazioni migliori rispetto ai derivati del petrolio. L'esperimento, di cui racconta la Bbc, è destinato comunque a fare storia, trattandosi del primo che esce dai laboratori e debutta su un velivolo di linea. Anche se già a febbraio la Virgin Atlantic aveva effettuato un test su un proprio velivolo utilizzando un carburante derivato da una miscela di noci brasiliane e noci di cocco.

IL FUTURO DEL BIO - L'olio di semi del Jatropha curcas appartiene alla famiglia dei biocarburanti di seconda generazione, che garantiscono emissioni di gran lunga inferiori a quelli di prima generazione, come l'etanolo. Secondo l'Air Transport Association entro il 2017 un decimo dell'aviazione si alimenterà grazie al bio.



Corriere della Sera

Capodanno: un morto e quasi 400 feriti

Un 24enne napoletano colpito da un proiettile vagante. Tre feriti nel Milanese, un 46enne grave nel Salernitano

Il balcone dove il giovane è stato colpito (Ansa)
Il balcone dove il giovane è stato colpito (Ansa)
NAPOLI - È di un morto e 382 feriti il tragico bilancio di questo Capodanno: la vittima è un ragazzo napoletano, colpito da un proiettile vagante mentre era affacciato al balcone di casa, nei Quartieri Spagnoli. Nicola Sarpa, che avrebbe compiuto 25 anni il 24 gennaio, è stato ferito alla testa. Era in casa con la madre e altri parenti e amici, che lo ha portato nel vicino ospedale Vecchio Pellegrini, dove però i medici non hanno potuto far nulla. Il colpo secco è stato confuso con i botti a ridosso della mezzanotte e nessuno si è immediatamente accorto dell'accaduto. A poche decine di metri dalla casa sono stati trovati tre bossoli. La Squadra mobile di Napoli sta effettuando perquisizioni e controlli nel quartiere, soprattutto nelle abitazioni di pregiudicati. La Scientifica sta tentando di stabilire la traiettoria dello sparo. Sarpa era conosciuto nei Quartieri Spagnoli come un bravo ragazzo e quando gli abitanti della zona si sono resi conto dell'accaduto sono scesi in strada, tra urla e disperazione.

382 FERITI - Il bilancio dei feriti fornito dal Viminale è di 354 feriti con prognosi inferiore ai 40 giorni e di 28 con prognosi superiore ai 40 giorni: lo scorso ano erano stati rispettivamente 449 e 24. Sequestrate 294 tonnellate di materiale esplosivo illecito a fronte delle 165 dello scorso anno. Arrestate 64 persone, 439 i denunciati a piede libero: l'anno scorso erano state rispettivamente 36 e 496. Nella sola Campania lo spaventoso bilancio è di 96 feriti, 70 a Napoli città. Dati poco confortanti, ma leggermente meno drammatici di quelli dello scorso anno: un morto e 85 feriti nel capoluogo. Sette i feriti nel Casertano: a Vitulano un 14enne è ferito gravemente per l'esplosione di un petardo che aveva raccolto in strada e che gli ha portato via tre dita della mano destra. Ad Aversa un bambino di 10 anni è rimasto ustionato a una gamba perché si è trovato in tasca, secondo quanto ha riferito ai genitori, alcuni petardi accesi che sono esplosi e un 22enne è stato ferito di striscio da un proiettile vagante mentre era nel cortile di casa.

AUTO ESPLOSA - Ancora nel Napoletano, a Casalnuovo, un'auto a impianto Gpl è esplosa in serata per lo scoppio di un petardo vicino al garage dove era parcheggiata: cinque i feriti, di cui quattro già dimessi e uno ricoverato in prognosi riservata. Per cause ancora da accertare l'impianto Gpl è esploso. Molto probabilmente i feriti erano proprio coloro che stavano esplodendo i fuochi. Nel Beneventano due persone sono rimaste ferite per l'esplosione di botti: sono un uomo di 61 anni di San Lorenzo Maggiore e un ragazzino romeno di 14 anni. Entrambi hanno riportato ustioni a una mano.

INCENDI - Molti gli incendi tra Napoli e provincia, causati da botti e atti di vandalismo. Un'ottantina gli interventi dei vigili del fuoco per auto e cassonetti in fiamme. Incendi in una fabbrica di pomodori a Sant'Antonio Abate e in un capannone ad Arzano adibito a deposito di alimentari. Fiamme anche a Volla: coinvolto un deposito di detersivi; sgomberati diversi appartamenti che si trovano ai piani superiori. Nel cuore di Napoli, in piazza dei Martiri, incendiato il gazebo di una nota caffetteria. A Torre Annunziata due persone sono state arrestate: avevano con sé oltre 250 chili di botti illegali e mortai.



Corriere della Sera
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