Image via WikipediaNAPOLI (8 gennaio) - Sono giorni difficili questi per Rosa Russo Iervolino. A preoccupare il sindaco, che ieri ha ricordato di aver cacciato i disonesti e che il suo lavoro proseguirà fino al 2011, sono soprattutto le dichiarazioni dei segretari nazionali dei tre partiti della sinistra che siedono nel consiglio comunale: Paolo Ferrero (Prc), Claudio Fava (Sd) e Oliviero Diliberto (Comunisti Italiani) chiedono elezioni anticipate, unica soluzione ai mille problemi che investono il Comune. Un deciso «no» alle scelte della Iervolino. Una richiesta che cade come un macigno sulle spalle dei consiglieri comunali dei tre partiti: seguire il sindaco di Napoli oppure la linea dei rispettivi partiti?
I consiglieri incerti dopo il rimpasto sono 11: Leonardo Impegno, Emilio di Marzio, Francesco Moxedano, Giovanni Palladino e Roberto De Masi (Pd), Gaetano Sannino, e Antonio Fellico (Pdci), Raffaele Scala e Carlo Migliaccio (Idv), Alessandro Fucito (Prc) e Ciro Fiola (Sdi).
Il sindaco Iervolino contro la stampa. Intanto il sindaco Rosa Russo Iervolino, dopo che ieri - primo giorno di lavoro della nuova giunta comunale - le porte di Palazzo San Giacomo sono rimaste chiuse per i giornalisti, torna all'attacco: «Quando succederà qualche altra cosa, spero buona, l'attenzione si ridurrà - dice la Iervolino - nelle monarchie normalmente si sposa un principe, in una repubblica è più difficile. Speriamo, non so, che Sofia Loren venga a Napoli e che succeda qualche altra cosa. Con il rispetto per i giornalisti, quindi, mi auguro che abbiano altro materiale per riempire le pagine». Iervolino sottolinea anche che è ormai abituata alle interpretazioni che la stampa offre di alcune sue affermazioni: «Vedo che si diverte sulle mie parole». E cita un termine utilizzato da lei per definire i suoi assessori: «Sbatacchiati, significa presi all'improvviso e messi in un posto nuovo». «Sono giovani in gamba e con tanta voglia lavorare», ha concluso il sindaco.
Il Messaggero