1) Pm senza poteri: Il Pubblico Ministero viene ridotto ad un mero burocrate. Gli viene tolto il controllo della Polizia Giudiziaria, per cui non potrà coordinare più alcuna indagine, ma dovrà limitarsi ad ordinare ciò che la Polizia gli porta (sarà la polizia a decidere, nessun controllo, immaginate gli eventuali abusi di potere, tipo dittature Sudamericane).
Il Ministro della Giustizia deciderà di quali reati i Pm si dovranno occupare, dando un addio all'obbligatorietà dell'azione penale. Il Ministro avrà anche il potere di concorrere alla formazione dei Pm, primo passo per affidare il loro controllo al Procuratore Capo di ciascuna Procura, scelto dal Ministro stesso. Infine è stato pagato anche un obolo alla Lega: si creeranno dei Pm eletti dal popolo, come vuole il Carroccio
2) Csm separati e depotenziati: Addio all'indipendenza della magistratura. Il Csm si sdoppia, perchè ce ne sarà uno per i giudici ed uno per i Pm.
Ma avrà solo il compito di decidere i trasferimenti e le promozioni dei membri di cui si occupa, ma non avrà più il potere di esprimere pareri tecnici sulle leggi sulla giustizia - a meno che il Ministro non lo richieda - nè di sanzionare, compito che viene delegato ad un'alta Corte di nomina ministeriale. Inoltre cambia anche il modo di elezione: un terzo dei componenti eletti dai togati, due terzi eletti dalle Camere. Cioè sarà un organo espressione della maggioranza politica del momento.
3) Potenziamento abnorme del Ministro della Giustizia.
Oltre ai poteri attuali, si aggiunge il compito di assegnare alle Procure le priorità tra i reati da perseguire, quello di concorrere alla formazione di Pm e Giudici, potrà presentare proposte e richieste al Csm (che saranno prontamente approvate, dato che il Csm diventerà a maggioranza politica), la funzione ispettiva sarà introdotta in Costituzione e rafforzata. Che altro?
4) Legge Pecorella e "processo lungo".
Altre due novità che verranno probabilmente introdotte in Costituzione. Una è la cosiddetta "legge Pecorella", dato che fu presentata la prima volta dall'avvocato del premier.
Consiste nel fatto che si potrà fare ricorso solo in caso di condanna dell'imputato. In caso di assoluzione non ci sarà nessun ricorso. Insomma un "ritenta, sarai più fortunato".
La seconda è il cosiddetto "processo lungo". In pratica non ci sarà più, come adesso, il controllo dei giudici sulle liste testimoniali presentate dalle parti.
In pratica oggi, quando nel processo le parti chiedono di sentire i testimoni, il Giudice si assicura che siano importanti, che vengano a testimoniare sui fatti e che non ci siano doppioni, cioè più testimoni che vengano a testimoniare sugli stessi fatti.
Con questa norma, il Giudice non avrà più alcun controllo. Se un avvocato vuole presentare come lista testimoniale l'elenco telefonico di Milano, può farlo. E il Giudice dovrà ascoltare tutti i quasi 3 milioni di abitanti del capoluogo lombardo. E' evidente che in questa maniera, tutti i processi diventeranno ingestibili ed andranno tutti in prescrizione.
Su questo progetto, Fli non dice di no.
Si limita - attraverso Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia alla Camera - a chiedere modifiche su tre punti: Le nuove funzioni e la composizione a maggioranza laica del Csm; i nuovi poteri conferiti al ministro della Giustizia; la nuova collocazione della polizia giudiziaria non più alle dirette dipendenze della magistratura.