20 ago 2008
S. Vitaliano è la città più ricca del nolano
Ecco la classifica dei paesi del Nolano- Vesuviano: Marigliano (12.682 euro, +10,8%); Cercola (12.608 euro, +15%); San Paolo Belsito (12.607 euro , +13,07%); Pollena Trocchia (12.492 euro, +7,8%); Comiziano (12.444 euro , +12,5%); Scisciano (12.401 euro , +8,7%); Sant'Anastasia (12.153 euro , +5,7%); Mariglianella (12.118 euro, +12%); Casamarciano (12.020 euro, +11,4); Castello di Cisterna (11.734 euro, +4,7%); Somma Vesuviana (11.217 euro, +7,2%); Acerra (11.165 euro; +9,5%); Cimitile (10.649 euro, +9,8%); Brusciano (10.618 euro, +3,7%); Massa di Somma (10.533 euro, -5,7%); Ottavianoo (10.502, +1,2%); Cicciano (10.397 euro, + 8,7%); Saviano (10.252 euro, +8%); Liveri (10.206 euro, +9,4%); Tufino (10.154 euro, + 9,4%); San gennaro Vesuviano (10.154 euro, +9,4%); camposano (9.954 euro, +9,9%) Palma Campania (9.454 euro, +5,,4%); Roccarainola (9.301 euro, ++6,8%); San Giuseppe Vesuviano (9.140 euro, -3,8%); Carbonara (8.299 euro, +6,1%); Striano (8.001, -2,8 %) e il fanalino di coda per l'area Nolana, appunto Visciano.
19 ago 2008
Licei: bonus a studenti piu' bravi: serve la media dell'8
Roma, 19 ago. (Apcom) - Per incentivare gli studenti all'impegno alcuni dei più prestigiosi istituti superiori italiani hanno deciso di stanziare una quota dei loro fondi scolastici a coloro che già da quest'anno sono stati promossi con almeno la media dell'otto: così è stato deciso, ad esempio, al liceo classico "Ennio Quirino Visconti" di Roma e a quello scientifico "Albert Einstein" di Milano.
Il Visconti, il liceo più antico d'Italia seguito dal Parini di Milano, sta provvedendo a far recapitare ai 50 suoi studenti migliori un buono da 90 euro da spendere (in libri, cd e dvd) nelle librerie 'Feltrinelli': sono quelli frequentanti le classi comprese fra il quarto ginnasio e il secondo liceo e che hanno ottenuto la promozione, ovviamente senza debiti, con la media uguale o superiore all'otto.
All'Einstein di Milano, invece, gli allievi più meritevoli (i promossi con la media dall'otto in su, ma anche i diplomati con almeno 90/100) è stato assegnato un bonus più alto: 200 euro da spendere non solo in librerie, ma anche per l'acquisto di biglietti teatrali o per l'iscrizione a corsi sportivi, musicali o di lingue.
Le decisioni prese dagli istituti sono state rese possibili dalla legge sull'autonomia introdotta dal alcuni anni nelle scuole italiane: sinora però presidi e docenti non si erano quasi mai avvalsi di questo tipo di facoltà. La necessità degli istituti di assicurarsi studenti (acuita dalla recente manovra finanziaria che taglierà le scuole con meno iscritti) e quella più generale di migliorare le competenze degli studenti (stiamo scivolando tra gli ultimi posti dell'area Ocse) ha probabilmente indotto gli organi collegiali a a cambiare strategia.
Per la prima volta - ha spiegato Rosario Salamone, dirigente scolastico del liceo Visconti - grazie ai fondi resi disponibili dall'autonomia scolastica, con una delibera del consiglio di istituto, abbiamo deciso di premiare il merito, la dedizione, l'assoluta umiltà con la quale i ragazzi più meritevoli si sono dedicati allo studio nel corso dell'anno appena trascorso".
Occorre sostenere questi ragazzi nel loro sforzo di andare controcorrente e dare loro un segnale forte del sostegno degli adulti e della scuola. Non bisogna infatti dimenticare - ha concluso Salamone - che questi ragazzi saranno la futura classe dirigente del Paese". Vale la pena ricordare che sui banchi del liceo capitolino Visconti si sono seduti importanti personaggi come Pio XII, Enrico Fermi, Giulio Andreotti, Carlo Lizzani e Franco Modiglioni, La linea intrapresa dalle scuole è quella, del resto, indicata negli ultimi tempi dallo stesso ministero dell'Istruzione. Per la prima volta lo scorso settembre l'ex ministro Fioroni fece avere ai 3 mila neo-studenti diplomati con la lode un importante incentivo: una borsa di studio di mille euro da spendere in libri e strumenti didattici utili alla loro formazione post-diploma.
Il nuovo ministro Gelmini, che sin dal primo giorno del suo insediamento a viale Trastevere si è dichiarato fervente sostenitore del merito e delle competenze da migliorare ad ogni costo, ha dato seguito al provvedimento: tra poche settimane i quasi 4 mila studenti neo-diplomati con lode (dallo 0,7% del 2007 sono infatti passati allo 0,9% sempre con una netta prevalenza dei diplomati del meridione) riceveranno infatti il confermato voucher da mille euro.
Licei: bonus a studenti piu' bravi: serve la media dell'8
Roma, 19 ago. (Apcom) - Per incentivare gli studenti all'impegno alcuni dei più prestigiosi istituti superiori italiani hanno deciso di stanziare una quota dei loro fondi scolastici a coloro che già da quest'anno sono stati promossi con almeno la media dell'otto: così è stato deciso, ad esempio, al liceo classico "Ennio Quirino Visconti" di Roma e a quello scientifico "Albert Einstein" di Milano.
Il Visconti, il liceo più antico d'Italia seguito dal Parini di Milano, sta provvedendo a far recapitare ai 50 suoi studenti migliori un buono da 90 euro da spendere (in libri, cd e dvd) nelle librerie 'Feltrinelli': sono quelli frequentanti le classi comprese fra il quarto ginnasio e il secondo liceo e che hanno ottenuto la promozione, ovviamente senza debiti, con la media uguale o superiore all'otto.
All'Einstein di Milano, invece, gli allievi più meritevoli (i promossi con la media dall'otto in su, ma anche i diplomati con almeno 90/100) è stato assegnato un bonus più alto: 200 euro da spendere non solo in librerie, ma anche per l'acquisto di biglietti teatrali o per l'iscrizione a corsi sportivi, musicali o di lingue.
Le decisioni prese dagli istituti sono state rese possibili dalla legge sull'autonomia introdotta dal alcuni anni nelle scuole italiane: sinora però presidi e docenti non si erano quasi mai avvalsi di questo tipo di facoltà. La necessità degli istituti di assicurarsi studenti (acuita dalla recente manovra finanziaria che taglierà le scuole con meno iscritti) e quella più generale di migliorare le competenze degli studenti (stiamo scivolando tra gli ultimi posti dell'area Ocse) ha probabilmente indotto gli organi collegiali a a cambiare strategia.
Per la prima volta - ha spiegato Rosario Salamone, dirigente scolastico del liceo Visconti - grazie ai fondi resi disponibili dall'autonomia scolastica, con una delibera del consiglio di istituto, abbiamo deciso di premiare il merito, la dedizione, l'assoluta umiltà con la quale i ragazzi più meritevoli si sono dedicati allo studio nel corso dell'anno appena trascorso".
Occorre sostenere questi ragazzi nel loro sforzo di andare controcorrente e dare loro un segnale forte del sostegno degli adulti e della scuola. Non bisogna infatti dimenticare - ha concluso Salamone - che questi ragazzi saranno la futura classe dirigente del Paese". Vale la pena ricordare che sui banchi del liceo capitolino Visconti si sono seduti importanti personaggi come Pio XII, Enrico Fermi, Giulio Andreotti, Carlo Lizzani e Franco Modiglioni, La linea intrapresa dalle scuole è quella, del resto, indicata negli ultimi tempi dallo stesso ministero dell'Istruzione. Per la prima volta lo scorso settembre l'ex ministro Fioroni fece avere ai 3 mila neo-studenti diplomati con la lode un importante incentivo: una borsa di studio di mille euro da spendere in libri e strumenti didattici utili alla loro formazione post-diploma.
Il nuovo ministro Gelmini, che sin dal primo giorno del suo insediamento a viale Trastevere si è dichiarato fervente sostenitore del merito e delle competenze da migliorare ad ogni costo, ha dato seguito al provvedimento: tra poche settimane i quasi 4 mila studenti neo-diplomati con lode (dallo 0,7% del 2007 sono infatti passati allo 0,9% sempre con una netta prevalenza dei diplomati del meridione) riceveranno infatti il confermato voucher da mille euro.
15 ago 2008
Berlusconi ha risolto l'emergenza rifiuti di Napoli ma l'Europa non ci crede. E continuano i guai giudiziari - Schegge di Vetro
Notte agitata per il Cavaliere, si girava e rigirava nel letto ... Ma cribbio ! Oggi vado a Napoli a dire che ho risolto l'emergenza rifiuti e invece mi toccherà ancora parlare della giustizia comunista ! Quel cavolo di giudice ! Non hanno accettato la ricusazione della Gandus, ma adesso chiamo Ghedini e vedete cosa mi invento ... e poi a Settembre...
No, Berlusconi non ha mangiato pesante ieri sera. E' che la magistratura rischia ancora una volta di rovinare quello che doveva essere un fantastico spot post-elettorale per dimostrare che San Silvio c'haveva fatto la grazia e aveva risolto l'emergenza rifiuti a Napoli.
Invece ieri i giudici della V Corte d'Appello di Milano hanno respinto l'istanza di ricusazione avanzata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nei confronti del giudice Nicoletta Gandus. Come dire, il processo per ora si fa, poi arriverà il Lodo Alfano a fermare tutto, ma sia chiaro per il popolo che se il processo si ferma è solo perchè il Cavaliere si è fatto la legge.
Ma torniamo ai miracoli di Berlusconi sui rifiuti. Avete visto ? L'ho promesso e l'ho fatto. Ho risolto l'emergenza rifiuti di Napoli !
Peccato che l'Unione Europea non ne è proprio convinta: Berlusconi può dire che il problema è risolto, può dire ciò che vuole, ma per noi contano i risultati: la procedura di infrazione rimane aperta. Questa la risposta di Barbara Hellferich, portavoce del commissario all'ambiente Stavros Dimas, che commenta l'annuncio del presidente del Consiglio. Noi, insiste Hellferich, non possiamo misurare i risultati di queste politiche sulle parole, ma sui fatti. Il governo deve realizzare il piano, non basta presentarlo, deve dimostrare che la soluzione indicata risolve il problema a lungo termine, con una gestione corretta dei rifiuti e la creazione del termovalorizzatore.
E poi, emergenza risolta ... sì, in centro, ma guardate le periferie. I sacconi neri sono ancora tutti lì.
P.s. E state certi che oggi nel consiglio dei ministri di Napoli il Cavaliere tirerà ancora qualche bordata contro la magistratura comunista.
14 ago 2008
MARADONA JR A POSITANO PER IL LIBRO SU SUO PADRE
MARADONA JR A POSITANO PER IL LIBRO SU SUO PADRE
Arriva domenica a Positano Diego Armando Maradona Junior per raccontare con la giornalista Anna Maria Chiariello dei burrascosi rapporti con il padre il campione argentino Diego Armando Maradona ed il figlio che, poche settimane fa, ha conquistato la medaglia d'argento con la nazionale italiana al mondiale di beach soccer di Marsiglia. A presentare il libro "Maradona, mio padre", l'autrice, giornalista del Tg 5 Anna Maria Chiariello, con Angelo Ciaravolo, consigliere nazionale dell'ordine dei giornalisti, e Ottavio Lucarelli, presidente dell'ordine dei giornalisti della Campania. L´appuntamento da non perdere per la Costiera Amalfitana, da Positano, Amalfi e Ravello, è alle 21,30 sulla splendida terrazza del Domina Royal di Positano.Il libro della Chiariello, edito da Tullio Pironti, racconta la vera storia Diego Armando Maradona junior che, a quattro anni, giocava a pallone nei corridoi di casa e tifava già per l'Argentina, fra lo stupore dei familiari. A 12 anni parlava spagnolo e leggeva libri su Che Guevara. Adesso Diego Armando Maradona junior, il volto del Che, se l'è fatto tatuare su un braccio: glielo aveva chiesto suo padre nell'unica volta che si sono abbracciati. Questa è la vicenda di un ragazzo timido, che somiglia in maniera impressionante al grande campione argentino, anche sui campi di calcio: stessa altezza, stessi occhi, stesso sguardo vivace da nino argentino o, se volete, da scugnizzo napoletano. Questo libro narra delle battaglie in Tribunale, dell'incontro di Fiuggi, dell'amore per il calcio, ma racconta anche la vita di un figlio che riesce ancora a parlare di suo padre con affetto, senza acredine. Il suo desiderio più grande? Quello di andare al più presto in Argentina. Un libro scritto a quattro mani con una giornalista del calibro di Anna Maria Chiariello giornalista professionista dal 10 marzo 1992 e, attualmente, è caposervizio al Tg5. Ha lavorato molto con giornali e tv napoletane (è stata direttore responsabile di Canale 8), ha collaborato con “Il Mattino”, con “L´Europeo” e ha fatto uno stage al “Messaggero”. Al Tg5 è arrivata grazie alla segnalazione del compianto Giampaolo Rossetti (suo collega all´“Europeo”). Il 29 novembre 2005 ha ricevuto il premio per i cronisti del Senato della Repubblica. Diego Armando Maradona junior si racconta, e viene raccontato, in 240 pagine che trasmettono un messaggio tanto crudo quanto strabiliante: "Credo che questo libro vada letto per un motivo basilare: così che tutti i padri del mondo capiscano quanto sia tremendo abbandonare i propri figli". Dichiarazione che prelude al grande viaggio: "Andrò in Argentina per abbracciare mia sorella Jana: una bimba di 12 anni che ha il mio stesso percorso". La voce narrante del libro, scritto da Annamaria Chiariello, è quella di Diego junior, il figlio napoletano di Cristiana Sinagra e del Pibe. "E´ una storia vera. Una storia che non ha lo scopo di attaccare mio padre, ma soltanto di raccontare la verità. E´ un libro di affetto e di sentimenti".
FARE CHIAREZZA - Diego, 21 anni, parla con la maturità di un quarantenne; spiega con la gentilezza e l´educazione innate che lo hanno reso un uomo molti anni prima della maggiore età. "Avevamo voglia di fare chiarezza, perché sono state dette e scritte tante cattiverie sul mio conto e su mia madre. Sono stufo, basta: sono esausto". Maradona junior ha regalato la prima copia del libro a Max Esposito, ex calciatore del Napoli e suo compagno di stanza nella Nazionale di beach soccer, mentre un´altra è stata recapitata all´amico Walter Gargano, che ha già cominciato a leggerla. Il libro, sì, e poi il viaggio: "Sto organizzando la prima volta in Argentina: dovrei partire per Buenos Aires nei prossimi giorni". E non cercherà il padre, sia chiaro: "Vado per conoscere mia sorella Jana che abita a San Martin: abbiamo la stessa storia, abbiamo bisogno di incontrarci e starci vicino. E anche mio padre dovrebbe starle vicino: io, Djalma e Gianinna siamo grandi, Jana è soltanto una bimba". Quella che Annamaria Chiarello ha raccolto nel libro edito da Pironti, insomma, è la storia di un ragazzo che a quattro anni giocava a pallone nei corridoi di casa e tifava già per l´Argentina, fra lo stupore dei familiari. A 12 anni parlava spagnolo e leggeva libri su Che Guevara. Adesso Diego Armando Maradona junior il volto del “Che” se l´è fatto tatuare su un braccio: glielo aveva chiesto suo padre nell´unica volta che si sono abbracciati. E´, comunque, la storia di un ragazzo timido, dal sorriso dolcissimo che somiglia in maniera impressionante al grande campione argentino, anche sui campi di calcio (fatte le dovute proporzioni tra i due, ovviamente, e questo anche Diego jr lo sa e lo capisce, come ben dicono i risultati calcistici ottenuti dal figlio rispetto a quelli centrati dal padre...): stessa altezza, stessi occhi, stesso sguardo vivace da nino argentino o, se volete, da scugnizzo napoletano.
CON AFFETTO – Il libro narra la vita di un figlio che riesce ancora a parlare di suo padre con affetto, senza acredine. Perché nel cuore del giovane Diego c´è la tristezza per un genitore che gli è mancato, che è stato assente nei momenti belli e brutti della sua vita, ma anche l´ammirazione incondizionata per quel Maradona che è la leggenda vivente del calcio. E poi le battaglie in Tribunale, l´amore per il calcio, la passione per il Napoli, il primo (e unico) incontro a Fiuggi. Tutto cose raccontate ancora una volta proprio alla presentazione ufficiale del libro, avvenuta a Venafrio (Isernia), la località dove Diego jr gioca in serie D. «Quell´incontro? Eravamo a Fiuggi su un campo da golf - ha detto Diego jr -, mio Dio che emozione. Era mio padre. Poi però ho pensato: ma questo è Maradona.... Recuperare il tempo perduto? No so. Ora sono grande, prima avevo bisogno di lui. Ora voglio solo che lui stia bene. Che pensi prima a lui. Purtroppo, quando mi chiedono del carattere di mio padre, dei suoi pregi non so mai che dire. Però chi lo ha conosciuto mi ha detto che è molto generoso». Insomma: la storia di Diego junior, figlio di Cristiana Sinagra, e di un papà assente ed ingombrante.
UNA FAVOLA - Tutta colpa di una sorte crudele che si è divertita a rovinare una storia che sembrava destinata ad un lieto fine. Come piacerebbe a Napoli (ma non solo) e ad Annamaria Chiarello, napoletana anche lei, inviata del Tg5 con un passato professionale dove lo sport era di casa, visto che ha cominciato con Autosprint, Rombo e Rombo Tv, occupandosi di rally e Formula 1. Nella tv del Biscione ha legato il suo nome ad importanti servizi, reportage ed inchieste come la tragica alluvione di Sarno, la scoperta di una rete di pedofili a Torre Annunziata, l´angoscia per la sparizione di Silvestro Delle Cave e l´intervista ad uno degli orchi che lo avevano rapito, seviziato e ucciso. Nel 2005, con un reportage sulla faida di camorra a Napoli, ha vinto la targa della presidenza del Senato al Premio Cronisti Piero Passetti. Annamaria, probabilmente, avrebbe voluto che il suo libro somigliasse a una favola, ma la sua formazione giornalistica gliel´ha impedito: anche con questo libro ha raccontato solo i fatti. Anche se, sempre alla presentazione ufficiale del libro, ha precisato che Maradona sr sa che è stato pubblicato questo lavoro. Annamaria ha detto di avergli anche inviato una copia e spera, con il contribuito del Pibe, di poter scrivere un altro finale, "un finale d´amore".
Maradona, mio padre, di Annamaria Chiariello. Tullio Pironti Editore. Pagine 240, € 12,80
Antonio Gava: L’Integerrimo
Antonio Gava: L’Integerrimo
NEWS ITALIA - Politica | |
Ogni epoca ha i suoi martiri della giustizia. Quest’epoca ha eletto martire Antonio Gava, l’ex boss democristiano recentemente scomparso. Li avete letti i commenti degli oligarchi? Da Cossiga in su sono tutti d’accordo: è morto un uomo politico integerrimo, vittima dell’orco giustizialista. In attesa che gli dedichino piazze e biblioteche, può esser utile ricordare alcuni fatti in tema di collusione fra politica e camorra. Ecco la lettera di Nello Trocchia da Comiziano, Napoli. Caro Piero, scrivere è un’urgenza democratica, soprattutto quando la menzogna diventa verità. Sono tornato al mio paese Comiziano, in provincia di Napoli, uno tra i comuni sotto l’egida, negli anni dell’impero democristiano, dell’ex senatore Vincenzo Meo, uomo di Antonio Gava. In questi giorni esponenti politici di tutti gli schieramenti hanno reso omaggio all’ex ministro Dc, che ha avuto il merito (ormai tale è diventato) di difendersi nei processi e non dai processi. Antonio Gava è uscito assolto dal processo per camorra per insufficienza di prove, ma inquietano le parole dei politici e inquietano le amnesie della carta stampata e non solo. Bisognerà pure dire quale sistema di potere e di connivenza camorristica sostanziava l’agire politico della corrente dorotea di Gava o no? Parlano di magistrati politicizzati e combattenti. Il pubblico ministero di quel processo era Franco Roberti, oggi a capo della dda napoletana. Un “combattente” contro camorra e sistemi di potere criminali. Roberti raccontava qualche mese fa all’Espresso: “dalla sentenza che ha assolto Gava con l’articolo 530 secondo comma, ossia il comma che ha sostituito la vecchia insufficienza di prove, risulta provato con certezza che Gava era consapevole dei rapporti di reciprocità funzionale esistenti tra i politici locali della sua corrente e l’organizzazione camorristica, nonché della contaminazione tra la criminalità organizzata e le istituzioni locali del territorio campano”. Il sistema di potere di Gava era fondato sullo stretto rapporto dei suoi uomini con esponenti di primo piano della camorra partenopea: così si garantivano fette di voto e controllo del territorio. Questo elemento è fuori discussione. Se questo è un vanto, se a questi uomini bisogna tributare un plauso bipartisan, allora la lotta alle mafie possiamo anche archiviarla. Interessante è analizzare la gerarchia del potere dei fedelissimi di Gava per capire cosa significa sistema di potere e di connivenza camorristica. Il fedelissimo di Antonio Gava era Francesco Patriarca, lo chiamavano Ciccio ‘a Prumessa (Ciccio la promessa) perché dispensava favori e promesse. La dc al Sud era fatta così: nessuna tassa, nessun servizio; carrozzoni pubblici ad alimentare clientele e partite di voti; alleanza stretta con i potentati camorristici. Francesco Patriarca è stato condannato, poco prima di morire, con sentenza definitiva per camorra a nove anni. La camorra ha contribuito attivamente alla sua ascesa politica. Uomo di Gava anche Vincenzo Meo, la sua zona di influenza era proprio il Nolano, anche lui condannato a 8 anni per camorra. La cassazione ha, però, chiesto di rifare il processo in appello. Nelle sentenza del 2000 della prima sezione della corte di Assise di Napoli, nel procedimento a carico del superboss Carmine Alfieri + 77 si legge: “L’Alfieri ha, inoltre, ricordato l’analogo rapporto esistente tra i Russo e Meo Vincenzo, riferito anche dal Galasso”. Rapporti strettissimi tra i latitanti Russo, allora luogotenenti di Carmine Alfieri che, pentito, ha confermato i rapporti esistenti, conferme anche dall’altro grande pentito di camorra, Pasquale Galasso, signore di Alfieri a Poggiomarino. Meo, secondo i giudici, era in rapporto di mutua assistenza con il clan Alfieri. Nel Nolano, il braccio di Gava era anche l’ex sindaco di San Paolo Belsito, comune due volte sciolto per mafia, Luigi Riccio. Nella stessa sentenza si legge: “Il contributo assicurato dagli imputati in esame concerne anche il fondamentale settore dei collegamenti del gruppo con gli imprenditori e gli apparati istituzionali. In proposito il Galasso ha, in particolare, illustrato gli stretti legami esistenti tra i fratelli Russo e il sindaco di S. Paolo Belsito, Riccio Luigi: Luigi Riccio, sin dall’ingresso dei fratelli Russo nella nostra organizzazione, resta nelle mani dei fratelli Russo, in particolare di Pasquale Russo, il fratello più autorevole del gruppo di Alfieri. Ha, tra l’altro, ricordato l’intervento spiegato dal Riccio, proprio grazie al privilegiato rapporto con Russo Pasquale, per comporre il grave dissidio insorto tra D’Antuono Giuseppe, ex sindaco di Sant’Antonio Abate, ed i componenti locali dell’associazione Mercurio Gaetano, Santonicola Bernardo, D’Auria Ciro, De Riso Catello e Galasso Domenico”. Incontro che, come Galasso racconterà, Riccio aveva organizzato su richiesta di Antonio Gava. Non basta. Riporto uno stralcio del libro di Bruno De Stefano, amico e collega, “I Boss della camorra”, edizioni Newton & Compton, che dedica un capitolo al rapporto boss e politica. “L’elenco dei politici condannati per camorra comprende tre amministratori locali democristiani di fede gavianea: Antonino D’Auria (segretario personale dell’ex ministro dell’Interno), Giuseppe D’Antuono e Luigi Riccio. Nel giugno del 1994 a D’Auria, processato con il patteggiamento, furono inflitti due anni di carcere; nel luglio dello stesso anno per D’Antuono e Riccio, che scelsero il giudizio abbreviato, la pena fu di 3 anni, sei mesi e venti giorni. Tre casi da manuale dell’intreccio tra uomini dei partiti e criminalità organizzata. D’Antuono e D’Auria sono stati amministratori (il secondo lo è ancora) di Sant’Antonio Abate, un comune ai confini con Castellammare di Stabia, feudo di elettorale di Antonio Gava”. P.S. Il figlio di Luigi Riccio, Raffaele, Pdl, è il sindaco di San Paolo Bel Sito. Antonino D’Auria, Pd, è a tutt’oggi sindaco di Sant’Antonio Abate. Forse, così, si capisce meglio la svista bipartisan su Antonio Gava. Questa è la verità su un sistema di potere che ha ridotto la mia terra a deserto. Nello Trocchia |
Thursday 14 August 2008
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10 ago 2008
Campania: mezzo milione di persone senz’acqua
(ANSA) - NAPOLI, 6 AGO - Mezzo milione di abitanti a secco d’acqua, a partire da oggi e fino a sabato, tra le province di Salerno e Napoli. Il black out, al momento, ancora non e’ totale ma nelle prossime ore, per i lavori sulla condotta adduttrice regionale Dn 1300, scattera’ in tutto e per tutto e per 14 centri inizieranno giorni di emergenza.
Le autobotti, in molti comuni, sono gia’ presenti anche se non del tutto in funzione, al pari delle fontanine pubbliche che sono state installate, proprio perche’ la scomparsa dell’erogazione, si sta registrando, a partire dalle sei, in maniera graduale: i comuni maggiormente vicini alla condotta, come Boscotrecase, gia’ segnalano assenza totale di acqua; altri come Torre del Greco registrano, al momento, una situazione normale. Ma da domani lo stop, sul tratto di condutture tra Sarno e Boscotrecase, scattera’ in tutto e per tutto e in mezzo milione, nonostante le alte temperature, dovranno fare i conti con l’assenza totale di acqua.
Il termine dei disagi e’ previsto tra venerdi’ 8 agosto a sabato 9: anche in questo caso il ritorno alla normalita’ sara’ graduale.
Intanto, per i 14 centri coinvolti, si prospetta anche un altro black out: un’ennesima sospensione che dovrebbe scattare il 18 agosto.
La Gori, societa’ gestrice delle risorse idriche ha chiesto alla Regione di posticipare gli interventi, visti i disagi di questi giorni. Venerdi’ prossimo si decidera’ in merito. (ANSA)
7 ago 2008
Giorgia Meloni dichiara: “Non esiste spirito olimpico senza rispetto dei diritti umani e civili fondamentali.
(ANSA)- PECHINO, 5 AGO -Il Cio 'Deplora ogni invito agli atleti a non prendere parte all'apertura dei Giochi', rispondendo cosi' agli inviti dei politici italiani. 'Le sole persone che sarebbero colpite da una simile decisione - ha detto la portavoce del Comitato a chi le chiedeva un commento sulle dichiarazioni dei politici italiani - sono gli atleti'. L'invito al boicottaggio della cerimonia era stato rivolto agli azzurri dal ministro Giorgia Meloni e dal presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.