15 mar 2009

Narcotraffico tra Colombia-Italia: 12 arresti Il capo si nascondeva a Scampia

ROMA (10 marzo) - I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno smantellato una organizzazione criminale italo-colombiana dedita al traffico internazionale di cocaina sulla direttrice Colombia, Spagna e Italia.

A finire in manette con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti sono stati 8 colombiani e 4 italiani. Alcuni degli stranieri sono stati arrestati in Spagna con il supporto delle autorità locali. Napoli e Roma erano le basi dello smistamento dell'ingente quantità di cocaina proveniente dalla Colombia. Sequestrati oltre 70 Kg
di cocaina purissima.

Si nascondeva a Scampia nel cuore del quartiere napoletano di Secondigliano, una delle più grandi piazze di spaccio d'Italia, Manrique Sanchez Josè Ismael, colombiano di 34 anni e ritenuto dai carabinieri il capo del sodalizio criminale che importava cocaina dalla Colombia.

In totale sono stati 12 i provvedimenti di custodia cautelare in carcere spiccati, su ordine del gip di Roma, nei confronti di otto cittadini colombiani e quattro italiani, un romano e tre napoletani. Altre due persone, un italiano e un messicano, sono stati sottoposti all'obbligo di firma mentre altre sette risultano indagate a piede libero.

Degli arrestati l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L'operazione denominata «Puma 2007», nome scelto perché sui panetti di droga i narcotrafficanti riproducevano un noto marchio di abbigliamento, è durata circa un anno ed ha portato al sequestro di 70 chili di cocaina purissima. La droga arrivava a Roma e Napoli via Spagna e i trafficanti utilizzavano delle comuni società di spedizioni.

Il Mattino